La cloud, la nuvola, è un posto “virtuale” dove mettere i nostri file. Fisicamente i nostri preziosi vanno a finire su un server da qualche parte nel mondo collegato ad Internet. Di servizi di cloud, anche gratuiti, ce ne sono tantissimi, ad esempio Dropbox, OneDrive, iCloud ecc. Il problema è che vanno a finire sempre in server non privati, che non sono nostri. Se qualcuno ruba le password oppure se coloro che ci offrono il servizio decide di farci pagare è un problema.
Conviene quindi creare un piccolo cloud privato. E’ semplicissimo e costa poche centinaia di euro. Per fare ciò utilizziamo un NAS, ovvero un piccolo apparecchio al cui interno trovano posto degli hard disk dove vengono “stoccati” i nostri file, della Ram, un processore e delle porte per collegarsi ad internet tramite router oppure con il wifi.
Prima di partire qualche accenno sul cloud.
Che cos’è il cloud
Il cloud consente agli utenti di accedere agli stessi file e applicazioni da qualsiasi dispositivo connesso ad Internet o alla rete privata, dato che l’elaborazione e l’archiviazione avvengono sui server in un data center, anziché localmente sul dispositivo dell’utente. Questo è il motivo per cui un utente può accedere al proprio account Instagram su un nuovo telefono dopo che il vecchio telefono si è interrotto e trovare comunque il proprio vecchio account in atto, con tutte le foto, i video e la cronologia delle conversazioni. Funziona allo stesso modo con provider di posta elettronica cloud come Gmail o Microsoft Office 365 e con provider di archiviazione cloud come Dropbox o Google Drive.
Per le aziende, il passaggio al cloud computing elimina alcuni costi IT e costi generali: ad esempio, non è più necessario aggiornare e mantenere i propri server, poiché lo farà il fornitore di cloud che stanno utilizzando. Ciò ha un impatto soprattutto per le piccole imprese che potrebbero non essere in grado di permettersi la propria infrastruttura interna ma che possono esternalizzare le proprie esigenze di infrastruttura in modo economico tramite il cloud. Il cloud può inoltre semplificare il funzionamento delle aziende a livello internazionale, poiché dipendenti e clienti possono accedere agli stessi file e applicazioni da qualsiasi posizione.
Come funziona il cloud computing?
Il cloud computing è possibile grazie a una tecnologia chiamata virtualizzazione. La virtualizzazione consente la creazione di un computer “virtuale” simulato, esclusivamente digitale, che si comporta come se fosse un computer fisico con un proprio hardware. Il termine tecnico per tale computer è macchina virtuale. Se implementate correttamente, le macchine virtuali sulla stessa macchina host sono in modalità sandbox l’una dall’altra, quindi non interagiscono affatto tra loro e i file e le applicazioni di una macchina virtuale non sono visibili alle altre macchine virtuali anche se sei sulla stessa macchina fisica.
Le macchine virtuali fanno inoltre un uso più efficiente dell’hardware che le ospita. Eseguendo contemporaneamente più macchine virtuali, un server diventa molti server e un data center diventa un intero host di data center, in grado di servire molte organizzazioni. Pertanto, i fornitori di servizi cloud possono offrire l’uso dei loro server a molti più clienti contemporaneamente di quanto non sarebbero in grado di fare altrimenti, e possono farlo a basso costo.
Anche se i singoli server non funzionano, i server cloud in generale dovrebbero essere sempre online e sempre disponibili. I fornitori di servizi cloud in genere eseguono il backup dei loro servizi su più macchine e in più aree.
Gli utenti accedono ai servizi cloud tramite un browser o un’app, connettendosi al cloud su Internet, ovvero attraverso molte reti interconnesse, indipendentemente dal dispositivo che stanno utilizzando.
Realizzare un cloud privato per un piccolo ufficio
come detto se non vogliamo affidarci a terzi e vogliamo creare un piccolo server nostro è facile creare una cloud privata. Innanzitutto acquistiamo un NAS, quello che consigliamo è il SYNOLOGY DISK STATION CHE SI TROVA IN OFFERTA, è veramente eccezionale e può essere configurato come si vuole ovvero SI PUO’ ACQUISTARE CON HD integrati o presi a parte, fino a 24 Tera.
Synology DS220j Bundle NAS a 2 vani di fascia base, 8TB con 2X Hard disk da 4TB
Price: 462,90 €
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Se lo prendiamo “naked” senza hd, noi consigliamo di prendere almeno due Hard disk uguali I WD RED sono fantastici.
Synology utilizza un’impostazione RAID personalizzata chiamata Synology Hybrid RAID (SHR), progettata per mantenere ridondanti le unità. Ciò significa che avrai bisogno di più unità HD, ma se una si guasta, non perderai alcun dato, perché verrà specchiato su un’altra unità. QUESTO E’ IL MIGLIOR MODO PER AVERE SEMPRE I DATI AL SICURO, OVVERO FA UN BACKUP AUTOMATICO ogni volta che un file che viene salvato.
La cosa più difficile per creare un cloud è quello di montare gli hard disk nel NAS, specie se hanno 4 bay o 2 bay, ma niente di assurdo, basta seguire le istruzioni.
Ora collegatelo alla LAN del vostro router e digitate sul browser del PC http://find.synology.com. Hai molte opzioni qui: puoi utilizzare il NAS per eseguire il backup dei dati e eseguirne il mirroring su due unità contemporaneamente, puoi scegliere di archiviare tutti i tuoi film e programmi TV lì e trasmetterli in streaming e così via. Durante il processo di installazione ti verrà chiesto come desideri configurare i dischi rigidi che hai installato e il settaggio delle password.
Molte persone hanno installato un server multimediale come Plex sul proprio NAS per gestire il lavoro di streaming di file in tutta la casa o in tutto il mondo.
Quando si configura il NAS per la prima volta, viene richiesto di assegnargli un nome e un account amministratore (nome utente e password): questi sono i dettagli necessari per accedere all’unità dal Web. Dopo aver creato una cartella condivisa, che verrà nuovamente gestita dall’app di configurazione, questa verrà visualizzata nelle posizioni di rete degli altri computer collegati al tuo Wi-Fi.
Creare un cloud multimediale
con il NAS della Sinology possiamo creare anche un server virtuale multimediale per accedere in streaming da qualsiasi parte del mondo a film e serie tv visto che offre velocità di trasferimento file eccezionali. Inoltre ha il supporto per lo streaming video 4K in tempo reale, supporta la transcodifica online 4K H.264/H.265, non ci sono rallentamenti di sorta anche con video ad alta risoluzione e complessi.