Nel mondo videoludico, quando ci troviamo a comprare una nuova uscita o magari un gioco che attendiamo da tanto, di fronte a noi si apre un ventaglio ampissimo di possibilità. Possiamo rivolgerci a negozi, store online, il digital delivery delle varie piattaforme e altre soluzioni ancora.

Sicuramente ci sono pro e contro per l’una e per l’altra campana, come testimoniano i gruppi pressoché equivalenti di sostenitori del formato oppure dell’altro.
Vediamo insieme quali sono questi pro e contro: meglio acquistare i videogiochi fisici o tramite i negozi digitali?

Videogioco con Supporto fisico

I pro legati alle edizioni su blu-ray, disco o altro dei videogame sono molteplici.

Intanto i giochi fisici sono ideali per i collezionisti e per chi adora che siano anche parte dell’arredo. Per collezionisti “di professione” e non soltanto, il formato classico gode anche della presenza di edizioni da collezione. Queste versioni dei videogame, con elementi che esulano dal mero videogioco (artbook, CD della colonna sonora, gadget di vario tipo, ecc.), ampliano sicuramente l’importanza e anche il legame con questa forma delle opere ludiche.
Da un punto di vista economico, poi, ci sono alcuni validi motivi. Possiamo per esempio scegliere da quale negozio o rivenditore acquistare, selezionando in un mare di offerte e promozioni.

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Inoltre abbiamo sempre l’opportunità di rivolgersi al mondo dell’usato per comprare a prezzo spesso competitivo. Infine possiamo anche rivendere il nostro usato, così da rientrare almeno in parte della spesa.
Il supporto fisico difficilmente andrà perso nel tempo, per quanto diventi sempre più raro con il passare degli anni (il che ovviamente comporta un aumento di prezzo).

Passiamo ora ai contro dei videogame fisici.
Nonostante l’alta reperibilità, non è da escludere che il tempo possa rovinare i nostri videogame. A prescindere infatti da difetti di produzione, l’utilizzo prolungato o errato possono portare all’usura del disco. Il che comporta la perdita totale dell’opera.

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Altro elemento per cui potremmo essere contrari è un’attenzione all’ecologia e all’ambiente. È palese infatti come il packaging di ogni videogame sia composto di plastica e carta sostanzialmente inutili nella fruizione dell’opera. Inoltre dobbiamo pensare all’inquinamento legato alla produzione del supporto e della confezione, assieme al trasporto.

Videogioco con Supporto digitale

Se uno dei punti contro il formato fisico è l’ecologia, questo è invece un punto a favore della versione digitale dei videogame. Se comparato con la controparte su blu-ray o altra forma, l’impatto ambientale del digitale è infatti minimo. A onor del vero, dobbiamo comunque citare il fatto che questa modalità ha a suo modo un impatto ambientale indiretto: il consumo di energia legato al mantenere in funzione, praticamente a orario continuato, computer e le cosiddette server farm.

I videogiochi sugli store online sono poi sempre disponibili (con delle restrizioni che vedremo tra breve), e sono moltissimi fra cui scegliere (Nintendo eShop, PlayStation Store, Microsoft Store, Epic Store, Steam, ecc.).

Questi giochi sono sempre disponibili nel senso che, qualora gli avessimo cancellati dal nostro dispositivo da gaming, sarà facile scaricarli nuovamente. E sono sempre disponibili perché non abbiamo bisogno di sostituire il disco, il blu-ray o altro all’interno del device per cambiare gioco, ma è sufficiente un clic.
Infine, differentemente dai videogame fisici, questa seconda categoria non andrà certamente incontro a usura. E nel caso di dati di gioco fallati ci basterà cancellare il software e scaricarlo una seconda volta.

Purtroppo anche per il supporto digitale non mancano i contro.

Il principale, e se vogliamo anche il più grave, è che gli utenti sono costretti a sottostare alla volontà dell’azienda proprietaria dello store da cui acquistano. Ciò implica che non si possono confrontare prezzi o scegliere determinate offerte, ma si può solo comprare quello che vuole il proprietario della piattaforma, secondo le sue preferenze.

E se perlomeno su computer abbiamo la possibilità di muoverci fra più servizi di digital delivery, su console invece la diffusione di giochi in questa forma avviene in regime di monopolio.

Un esempio lampante di un altro problema lo abbiamo avuto recentemente. A breve infatti Sony chiuderà ufficialmente l’accesso al loro store digitale su PlayStation 3 e PlayStation Vita. Resterà la possibilità di scaricare giochi già riscattati, ma purtroppo non se ne potranno acquistare di nuovi. Ciò rende l’idea dell’incertezza di questo tipo di mercato, e di quanto sia sensibile alle volontà aziendali e a licenze la cui permanenza o sparizione può essere molto repentina.